Plissé Tra Passato e Futuro, Trend 2022
La tecnica della plissettatura regala ancora nuove emozioni.
Gli Antichi egizi lo adoravano, era un simbolo di nobiltà ed eleganza. Dagli egizi, la storia del plissé è continuata, e di anno in anno la sua lavorazione è diventata sempre più precisa e articolata. Nel passato, gli egizi, per ottenere questa lavorazione a pieghe, immergevano i tessuti in una soluzione di gomma liquida. Poi procedevano a una stiratura con pietre roventi per fissare la soluzione nel tessuto. Un processo piuttosto complesso e artigianale, che produceva un effetto di ricercatezza e modernità. Gli egiziani, è il caso di dirlo, hanno sempre avuto un gusto estetico avanzato, e la plissettatura ne è un esempio calzante.
Curiosità: lo sapevi che la prima testimonianza – la prima immagine di moda per così dire – che ritrae un abito plissettato risale al 2.000 AC?
Ma è senza dubbio il 1900 il secolo del plissé. Madame Grès è tra le prime a introdurre il plissé nell’haute couture.
Chi è Madame Grès, la regina del plissé?
La sua identità è ancora misteriosa, ma ecco quello che sappiamo della donna che ha contribuito a portare la plissettatura nella moda di oggi, di quella che divenne una delle più importanti couturier del Dopoguerra. Germaine Emilie Krebs nasce nel 1903 a Parigi. Voleva diventare una scrittrice, ma all’epoca la letteratura era cosa da uomini, così la famiglia si oppose. Cosa poteva fare una giovane donna nella Parigi di quegli anni? Sicuramente dedicarsi alla sartoria, attività a cui tutte le donne di ceto medio si dedicavano in casa, poiché era sia un dovere domestico che un passatempo. Ma a Germaine le cose piacevano fatte in un certo modo: bene.
Decide di imparare il mestiere da una modisteria, e una volta pronta e confidente nelle sue capacità, bussa alla porta della casa di moda Premet. Non un luogo qualsiasi, all’epoca era una delle maison di moda più celebri, sinonimo di perfezione nelle lavorazioni. A questo punto decide di dare una svolta anche al suo cognome, lo cambia in Barton (cognome preso in prestito dalla sua migliore amica), e il suo nome diventa Alix.
Come la maison Grès ha cambiato la moda.
E dopo aver lavorato presso una modisteria, forma la sua esperienza di sarta presso la casa di moda Premet, dove si richiedeva un’estrema perfezione. Non piacendole il suo cognome di nascita all’inizio si farà chiamare Barton, cognome preso in prestito dalla sua migliore amica, in seguito cambierà anche il nome in Alix.
Arriviamo agli inizi degli anni 30’, e qui una nuova svolta. Alix fonda la sua casa di moda, poi nel 1942 la maison Grès, a seguito del matrimonio con il pittore russo Serge Czerefkov, dall’anagramma del nome del marito. Il marchio di fabbrica della maison è proprio la plissettatura. Alix confeziona abiti per celebrità dell’epoca come Marlene Dietrich, Dolores Del Rio, e la Duchessa di Windsor. Metri di jersey setoso fittamente plissettato. Il plissé diventa di moda, tutte lo vogliono. Madame Grès veniva considerata la donna più elegante del mondo, la regina del panneggio. Il suo lavoro rifletteva la passione per la scultura, tanto che affermò: “Voglio essere una scultrice. Per me è la stessa cosa lavorare con il tessuto o la pietra”.
Ma il plissé degli egizi era diverso da quello moderno di oggi.
Il motivo è il genio di uno stilista spagnolo trapiantato a Venezia: Mariano Fortuny.
È lui uno dei creativi più importanti, che hanno segnato la moda. Fortuny osserva i capi egiziani e ha un’illuminazione: la lavorazione, che riporta sui tessuti piccole e ravvicinate pieghe increspate, conferisce ai lunghi pepli femminili un aspetto classico, come quello delle divinità greche. Così nel 1909 crea una plissettatura particolare che porta proprio il suo nome, Fortuny.
La plissettatura è arrivata fino ai giorni nostri perché ha un fascino intramontabile.
Dona al capo eleganza, ordine e precisione. Chi non sente di avere un tocco in più con indosso una gonna plissettata? Non è un caso che una delle immagini pop, un’icona intramontabile come Marylin Monroe posi in uno scatto simbolo avvolta in un abito plissettato bianco svolazzante.
E non è un caso che artisti moderni, creativi della moda come Issey Miyake continuino ad innovare questa tecnica, fonte inesauribile di idee e ispirazioni.
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