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È tempo di pizzo San Gallo

Non solo passamaneria, il pizzo San Gallo è una tecnica raffinata per decorare abiti e accessori.

Tempo d’estate, tempo di leggerezza e di pizzo San Gallo. È questa la stagione in cui sfoggiare abiti impreziositi dal pizzo San Gallo. Molti apprezzano gli inserti in passamaneria di Pizzo San Gallo, ma questa tecnica ha tante modalità di espressione.

Per avere un’idea della sua versatilità, in questo articolo Vogue, alcune idee di stile con il pizzo San Gallo, lanciate dalle sfilate Resort 2023.

In questo approfondimento, parleremo delle caratteristiche di questa tecnica, e scopriremo quali sono gli stilisti che amano utilizzare il pizzo San Gallo nelle loro collezioni.

Che cos’è il pizzo San Gallo?

Il Pizzo San Gallo è un tipo di pizzo a ago, ovvero un tipo di pizzo realizzato con un telaio ad ago e fili sottili di cotone o lino. Prende il nome dalla città svizzera di San Gallo, che è stata a lungo un importante centro per la produzione di pizzo.

All’inizio del XIX secolo, la città di San Gallo, nella Svizzera orientale, era il centro commerciale di un’industria rurale locale in cui molte donne ricamavano a mano tessuti di cotone destinati principalmente all’esportazione. Verso la metà degli anni Quaranta del XIX secolo, le macchine da ricamo a mano permisero la produzione simultanea di più motivi cuciti, aumentando notevolmente la produzione. E così, nel giro di un decennio, San Gallo esportò grandi quantità di ricami a macchina in tutta Europa, anche negli USA, dopo la fine della guerra civile americana.

Inizialmente, i primi prodotti realizzati a macchina, erano semplici ricami bianchi, con piccoli motivi utilizzati per la lingerie e la biancheria per la casa. Negli anni Settanta del XIX secolo si diffusero disegni più complessi e tessuti traforati. Poi, all’inizio degli anni Ottanta del XIX secolo, apparve sul mercato europeo il primo “pizzo chimico”. Questa tecnica prevedeva l’uso di un bagno chimico per sciogliere il tessuto di base dopo l’esecuzione di un disegno ricamato a macchina, ottenendo un tessuto simile al pizzo che imitava con successo il pizzo fatto a mano.

Grazie a questi progressi tecnologici, l’industria del ricamo e del merletto nella zona si espanse notevolmente e nel 1910 San Gallo era il leader mondiale dei prodotti ricamati a macchina.

Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, i couturier parigini iniziarono ad acquistare i sofisticati pizzi chimici prodotti a San Gallo e a incorporarli nelle loro creazioni. Altri stilisti europei e americani seguirono rapidamente l’esempio. Per soddisfare la crescente domanda, i produttori di ricami sangallesi presentavano regolarmente nuovi modelli di abiti alla moda, sperimentando materiali e colori e ispirandosi a influenze stilistiche contemporanee come l’Art Nouveau e il Japonisme.

Ancora oggi gli stilisti amano utilizzare il pizzo san gallo nelle loro collezioni.

Scopriamo quali, tra le maison di moda più celebri, amano applicare il pizzo San Gallo allo loro creazioni.

Il pizzo San Gallo nelle collezioni moda

Il pizzo San Gallo, come abbiamo detto, è una tecnica di tessitura altamente specializzata e pregiata, questo la rende molto amata dagli stilisti. Le collezioni di moda in tutto il mondo hanno inserti e decori in pizzo San Gallo, per dare raffinatezza e unicità ai capi moda.

Ecco alcuni, tra gli stilisti di moda, che utilizzano il pizzo San Gallo per impreziosire le loro collezioni:

  • Valentino Garavani. Lo stilista italiano ha spesso utilizzato il pizzo San Gallo per creare abiti da sera e abiti da sposa di grande eleganza e raffinatezza.
  • Elie Saab. Il designer libanese è noto per i suoi abiti da sera dalle linee fluide e i dettagli intricati, spesso realizzati con pizzo San Gallo.
  • Oscar de la Renta. Lo stilista dominicano ha utilizzato il pizzo San Gallo per creare numerosi abiti da sposa di grande eleganza e sofisticatezza.
  • Giambattista Valli. Il designer italiano ha utilizzato il pizzo San Gallo per creare abiti romantici e delicati, con dettagli sottili e ricami di grande precisione.
  • Dolce & Gabbana. Il celebre brand moda italiano, ha utilizzato il pizzo San Gallo in numerose collezioni, spesso combinandolo con stampe colorate e ricami floreali per creare capi dall’estetica stravagante e raffinata.

Particolarità del pizzo San Gallo

Il Pizzo San Gallo si caratterizza per i suoi motivi intricati e dettagliati, che spesso includono fiori, foglie e altri motivi naturalistici. Viene utilizzato per la realizzazione di abiti da sposa, biancheria da letto, tende e altri oggetti per la casa. Grazie alla sua bellezza e alla sua lavorazione artigianale, il Pizzo San Gallo è considerato uno dei tessuti più pregiati e costosi al mondo.

É una tecnica di tessitura che prevede l’utilizzo di una macchina da tessitura speciale, chiamata macchina di San Gallo. Questa macchina tessile è in grado di produrre pizzi di alta qualità e complessità, utilizzando una serie di fili per creare motivi e disegni intricati.

Il pizzo di San Gallo e i ricami sono due tecniche di lavorazione tessile molto diverse tra loro, tuttavia hanno dei punti in comune:

  • si tratta di lavorazioni complesse
  • sono tecniche di pregio, ovvero impreziosiscono i capi e gli accessori

Una tecnica simile per risultato finale, ma molto diversa per esecuzione, è il ricamo a tombolo marchigiano, al quale abbiamo dedicato un approfondimento in questo articolo.

Conclusioni

Se la moda è stupore e innovazione, il pizzo San Gallo ne fa certamente parte. È una delle lavorazioni in pizzo più pregiate, dall’estetica inconfondibile e soprattutto può esprimersi in più modi: con la passamaneria, attraverso il taglio laser o con la magia della chimica.

Troveremo il pizzo San Gallo nelle collezioni moda del futuro?

Siamo certi di sì, perché è un elemento multiforme e innovativo, che può combinarsi con differenti tessuti e materiali. Ad esempio, il pizzo San Gallo abbinato a tessuti come il denim o la pelle, dà forma a un look ibrido, tra il classico e il moderno: il look del futuro.