Skip to main content

La Moda è Nei Dettagli

Bottoni e passamanerie sono l’anima di un capo moda 

I dettagli fanno la differenza, soprattutto nella moda. Un capo di abbigliamento, o un accessorio moda, è la somma di tante mani e teste, che hanno lavorato per costruire la sua identità. Ci sono particolari studiati per lasciare un segno. Pensiamo a un accessorio presente un po’ ovunque, quando si parla di moda, ovvero il bottone. Questo piccolo oggetto, solitamente piatto e di forma tondeggiante, ha due funzioni: è utile per chiudere lembi di tessuto, e serve per conferire un preciso stile. 

Come nasce quel piccolo accessorio chiamato bottone? 

Il bottone nasce come oggetto per i nobili, in Francia, verso la fine dell’800. Da subito è concepito come simbolo di ricchezza: la sua funzione primaria, ovvero di oggetto utile per la chiusura, è stata presto affiancata a quella di immagine. Il bottone era un tocco di classe, e di prestigio. Era evidente che, quel piccolo accessorio, potesse fare molto di più che chiudere. I primi bottoni vennero realizzati in madreperla, un materiale di pregio, al tempo accessibile solo all’élite della società. La storia del bottone è cambiata negli anni 40’, epoca di guerra, nella quale non poteva più essere fatto in madreperla, ma solo in legno. Ecco che il bottone riscopre la sua funzione primaria, di oggetto funzionale; ma è una fase che dura poco. 

Alla fine della guerra il piccolo bottone in legno viene coperto di stoffe, rivestito con passamanerie e si arriva così nel 1960, epoca d’oro per i bottoni. In questi anni stilisti come Armani e Valentino, due dei più importanti couturier e innovatori della moda, arricchiscono i bottoni con elementi pregiati. Il bottone torna così alle sue radici, diventando un’icona di stile. 

Il bottone è molto più di un dettaglio di stile 

Tornando con i piedi per terra, bisogna riconoscere un fatto: la storia del bottone forse sarebbe stata diversa, forse più marginale, se non si fosse rivelato un oggetto così pratico. E sembra impossibile, oggi, immaginare capi spalla o abiti senza bottoni. Fa riflettere che, in Italia, le prime produzioni di bottoni sono datate 1850. Prima del bottone, i sistemi per chiedere lembi di stoffa, erano nastri e lacci; metodi molto meno veloci e pratici.  

Oggi quando si realizza un capo, per la scelta del bottone giusto, si devono tenere in considerazione quattro elementi: 

  • Materiali: in plastica, naturali o smaltati. Le alternative sono tante quante i materiali disponibili. 
  • Tipologia: bottone piatto o con gambo 
  • Forma: di tipo infinito, il solo limite è la fantasia e la capacità del materiale scelto di essere modellato. 
  • Dimensione: quella standard è di 11mm, ma ovviamente si possono realizzare bottoni personalizzati, della dimensione desiderata 

 Bottoni rivestiti in passamaneria: l’eleganza in un particolare 

Una caratteristica dei bottoni è la loro versatilità: sia per le combinazioni a cui si prestano, sia per quanto concerne la loro creazione. Ad esempio, un prodotto molto richiesto dall’industria della moda, sono i bottoni rivestiti in passamaneria. Questo tipo di bottone, è una delle tendenze moda del momento, perché è originale, può essere di tanti colori e va considerato il suo aspetto tattile. Non solo con gli occhi: facciamo esperienza di quello che ci circonda anche con il tatto. La moda lo sa bene, per questo tessuti e accessori sono studiati per creare un’esperienza di stile, che coinvolge molteplici sensi. I bottoni rivestiti in passamaneria possono essere applicati su abiti da sera ma non solo, in capi più casual danno un tocco di originalità ed eleganza. 

 

Il ricamificio Forza Giovane produce direttamente le proprie passamanerie e, il risultato di questo, sono delle creazioni uniche per il settore moda. Bottoni, ma anche altre superfici, come ad esempio quelle di interior design, diventano così spazi iconici. 

Concludiamo ribaltando il titolo di questo articolo: sono i dettagli che fanno la moda. 

Perché, come disse lo stilista Christian Dior: “Il dettaglio è importante quanto l’essenziale. Quando è infelice distrugge tutto l’insieme”.